“Mamma perché domani non si va a scuola?”
“Perché è il primo Maggio. Festa dei lavoratori”
“E perché si festeggia?”
“Serve a ricordare tutti coloro che hanno lottato, perché i
lavoratori abbiano delle condizioni decenti e dei diritti certi, come le ferie e i riposi ”
“Mamma, ma tu che
lavoro fai?”
“Faccio l’impiegata, ossia lavoro in un ufficio”
“Ma esattamente quando sei in ufficio, cosa fai?”
“Scrivo al computer , rispondo al telefono e faccio
riunioni, cioè parlo con altri colleghi”
“Mamma, quando divento grande voglio fare il calciatore”
“Speriamo, ma non è così facile”
“Mamma lo sai che il papà di un mio amico fa il medico, e questo l’ho capito, uno fa il muratore e so
che vuol dire che costruisce le case, ma non ho capito cosa fa il papà di Pippo
che fa il cassadisintegrato”
“Si dice cassaintegrato”
“Va bhè, ma che vuol dire?”
E ora come glielo spiego? Ci penso e l’unica cosa che mi
esce è “Vuol dire che il papà di Pippo lavora per un’azienda che è in crisi e
per adesso lo fa rimanere a casa in attesa che la situazione migliori”
“Quindi non lavora?”
“No, in un certo senso no”
“Ma, mamma, tu mi dici sempre che tu devi lavorare per avere i soldini per
comprare le cose, ma se il papà di Pippo non lavora, come fa ad avere i soldini?”
Ecco adesso non so più che rispondere.
Purtroppo ai bambini si può cercare di tenere nascosto tutte
le brutture della vita, ma purtroppo queste riemergono sempre e bisogna essere
pronti a spiegargliele nel modo più semplice e chiaro possibile.
Spesso ci troviamo in difficoltà a dare spiegazioni perché alcune cose anche
noi non le comprendiamo o non le condividiamo.
Insomma Einstein diceva che “Non
hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna”.
Io direi che sai qualcosa solo quando sei in grado di spiegarlo a tuo
figlio.
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