Mio figlio ha scritto la letterina a Babbo Natale chiedendo un aereo radiocomandato visto su un giornale.
Ho cercato in alcuni grandi magazzini e finalmente l’ho trovato. L’ho nascosto nella bauliera dell’auto, coperto con una coperta e sono andata a prendere i bambini a scuola.
Carico in auto gli zaini, lego i bambini, sistemo la spesa sui sedili anteriori per evitare di aprire la bauliera e scoprire il prezioso carico. Tutti pronti, si parte verso casa.
A un certo punto mi accorgo di essere in riserva e mi fermo al distributore.
Mentre pago, con l’abilità di Houdinì i bimbi si tolgono le cinture e non so per quale arcano motivo si girano a guardare dal lunotto posteriore. Da una leggera fessura tra la cappelliera e il sedile con gli occhi a raggi X che si ritrovano riescono a vedere la scatola dell’aereo.
Appena rientrata in auto vengo travolta da una serie di “Mamma, mamma un aereo uguale a quello che ho chiesto a Babbo Natale, che bello ci posso giocare?”
Ops e adesso?.....non mi viene in mente nessuna risposta furba. Abbozzo un “è un regalo per il figlio di una mia collega domani, devo portarlo in ufficio” al quale seguono una marea di lamentele.
La sera mentre leggo la favola della buona notte mio figlio mi dice “Mamma, ma a me questa storia dell’aereo per la figlia della tua amica mica mi torna”
E adesso come ne esco? Accetto suggerimenti.
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