E’ iniziata l’estate e se per molti è un momento di relax per chi come me ha due figli piccoli e lavora inizia un periodo complicatissimo.
La scuola è finita.
Ci sono molti centri estivi: quello parrocchiale, quello del comune, quello del centro sportivo, quello della squadra di calcio.
Naturalmente a sentire i bambini loro sceglierebbero quello dove vanno i loro amici, ma che sfortunatamente ha degli orari troppo ristretti, non gestibili da chi non ha nonni o baby-sitter a supporto.
Allora optiamo per quelli gestiti da privati con maggiore flessibilità , con altissima possibilità di scelta tra le attività da fare e senza dubbio i più cari.
Dopo aver pagato una retta pari alla rata del mutuo o anche più inizia l’avventura.
Il primo giorno non conoscono nessuno. Tornano dicendo ce non ci andranno più, che gli animatori sono antipatici, il cibo schifoso e non hanno neppure un amico.
Adesso che vanno già da due settimane quando arrivo trafelata a prenderli mi chiedono: “Posso rimanere ancora 5 minuti?”
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