Sono la mamma di due bambini, che lavora a tempo pieno. Faccio i salti mortali per fare conciliare ufficio, scuola, calcio e spesa nell’arco di 21 ore, considerato che purtroppo 5 ore le perdo dormendo.
Faccio un lavoro che mi piace, ma purtroppo anche se siamo nel 2011 e in un paese che si dice all’avanguardia non vengo misurata su quello che riesco a ottenere, ma sul tempo di permanenza in ufficio.
E naturalmente considerato che per me è più importante portare i figli al parco piuttosto che fare una riunione con il Presidente della società in cui lavoro, questo fa capire la mia situazione.
In realtà questo è un dilemma che vivono in molti, sia mamme che papà.
A Febbraio in Germania, prima della classe mondiale nell'export di qualità e numero uno del welfare, Angela Merkel ha affermato che “ bisogna ripensare il modello-paese cominciando dall'orario di lavoro. Deve diventare flessibile e offrire a chi lavora più tempo ed energia per la famiglia”.
E’ una sfida che deve portare entro il 2013 a una revisione del modo di vedere il lavoro che lasci più tempo a chi vuole occuparsi della famiglia, che è la base della società civile.
Allora a pensarci bene quasi quasi mi trasferisco in Germania. Monaco o Berlino?
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