In questi giorni mi è capitato di parlare, con alcune persone che aderiscono al nostro gruppo, di questo blog del sito di Family Party. Mi hanno rivelato che vorrebbero scrivere alcune delle loro esperienze ma non sanno da che parte iniziare.
Ho detto loro di buttar giù qualcosa, come viene viene e non solo per condividerlo con noi ma anche perché ritengo che mettere su carta il nostro vissuto sia catartico.
Catarsi è un termine greco che deriva da kathàiro, "io pulisco, purifico". Catarsi significa dunque purificazione, liberazione, espiazione, redenzione.
Questo termine è stato usato da Platone, Aristotele, Freud in varie accezioni, ma il senso che voglio sottolineare è quello dove, "catarsi" viene utilizzato sempre con il significato di "scarica, sfogo, espressione, liberazione".
Infatti nel momento in cui si inizia a scrive si prende distanza dal problema oggettivandolo e si può esprimere le proprie emozioni senza esserne sommersi, si può "sentire intelligentemente" e "capire sentimentalmente" e riappropriarsi delle energie fino a quel momento impegnate in meccanismi di difesa tesi a mantenere gli equilibri del conscio.(Robert Landy J.)
Per questo se hai vissuto qualcosa che ritieni possa essere utile anche agli altri? Allora scrivilo al nostro indirizzo email angolomorbido@familyparty.net così che lo si possa rendere pubblico e condiviso.
Le mail che ci inoltrerai verranno lette, mai giudicate, e riproposte nel nostro Blog dando agli amici che lo vorranno la possibilità di commentare e dare suggerimenti
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